Martina Franca

Martina
Franca (anche solo Martina, Martène in dialetto martinese) è un comune italiano di 49.779 abitanti della provincia di Taranto, in Puglia. Nota per l'architettura barocca e il festival musicale della Valle d'Itria, sorge sulle propaggini meridionali della Murgia, al confine delle
province di Taranto, Brindisi e Bari.
Frazioni: San Paolo, Monte
Fellone, Lamia Vecchia, Specchia Tarantina, Ortolini, Carpari, Gemma, Pergolo, Capitolo, Pianelle, Cappuccini, Papadomenico, Nigri, Motolese, Monte Ilario, Baratta, Monti del Duca, Madonna dell'Arco,
Ospedale, Montetulio,
Infarinata.
Territorio

Posta sulle colline sud orientali della Murgia, in una posizione che offre splendide vedute sulla Valle d'Itria, si trova ad un'altitudine di 431 metri s.l.m. e copre una superficie di 295 km²,
risultando al 39simo posto per ordine di estensione fra i comuni Italiani. Martina Franca, inoltre, risulta essere il comune non capoluogo
più popoloso della Puglia a sud di Bari. La fauna è caratterizzata dalla presenza di lepri, volpi, ricci, pettirossi, falchi e diversi rapaci notturni (civetta, gufo, assiolo e barbagianni),
oltre ad una folta comunità di pipistrelli (tra i quali, oltre alle specie più comuni, anche il Rhinolophus hipposideros, il Rhinolophus ferrumequinum e il Rhinolophus mehelyi famosi per la
caratteristica capacità di Ecolocalizzazione), questi piccoli e delicati mammiferi notturni che trovano rifugio nelle numerose grotte del monte, si rivelano incredibilmente utili in quanto
eliminano gli insetti nocivi per l'agricoltura, e contribuiscono a mantenerne integro il fragile ecosistema naturale oltre ad essere indice di un habitat incontaminato e ricco d'acqua.
La flora si compone di tratti di bosco e di macchia mediterranea dove cresce spontaneamente il fungo cardoncello, alternati a oliveti e vigneti tra cui il Verdeca, il Bianco d'Alessano e il
Primitivo Tarantino.
Nell'agro circostante sono presenti numerose grotte. Nella frazione di Monte Fellone di notevole rilevanza archeologica risultano la Grotta Cuoco e la Grotta Monte Fellone.
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Cenni storici
Le origini del nome
Gli storici sono concordi nell’affermare che il termine Martina deriva dalla devozione degli abitanti già dall’anno Mille a San Martino di Tour; infatti il primitivo insediamento della città nacque sul monte detto “di San Martino”. L'aggettivo Franca invece fu aggiunto da Filippo I D'Angiò nel 1310 quando riconobbe alla città diversi privilegi (le franchigie e la demanialità perpetua). Nel 1310 la città fu chiamata Franca Martina. Nel corso dei secoli, perdendo la demanialità perpetua, dal nome scomparve l'aggettivo Franca. Solo dopo l'Unità d'Italia, nel 1871, la città fu ribattezzata Martina Franca.
Emblema dello stemma

Lo stemma di Martina Franca raffigura uno scudo con in cima una corona turrita. Sotto lo stemma ci sono due ramoscelli uniti da una cordicella. Lo scudo ha lo sfondo celeste e ritrae un cavallo bianco che corre a briglia sciolte su un prato verde. Nello stemma inoltre è raffigurato un giglio angioino color oro.
Le origini e la storia

Uno dei più antichi insediamenti umani è presso Monte Fellone. I ritrovamenti (tra cui frammenti di ceramica impressa, incisa, graffita) della grotta Monte Fellone, oggetto di scavi archeologici
negli anni sessanta testimoniano la presenza umana dal neolitico al IV secolo d.C. Nel caso di Monte Fellone, l'allevamento di cavalli risale già al medio neolitico, fenomeno alquanto raro per il
Sud Italia e unico in Puglia. Numerose sono le specchie, la più nota delle quali è Specchia Tarantina, in corrispondenza del confine tra i territori messapi e tarantini, con funzione difensiva,
di controllo del territorio e di demarcazione territoriale.
Nell'Alto medioevo il territorio è stato sotto l'influenza dei Longobardi alternatisi all'autorità dell'Impero Romano d'Oriente e nel X secolo luogo di difesa contro l'invasione dei Saraceni. I
resti di alcuni grandi muri a secco detti paretone potrebbero essere riferibili alla presenza del Limitone dei greci a sud ovest. Nel IX secolo un gruppo di ebrei fuggitivi da Oria, e tra i pochi
superstiti della grande comunità ebraica di Oria si aggrega all'insediamento sorto intorno al casale San Salvatore nella Lama del Fullonese.
Le origini di Martina Franca, come borgo, risalgono al X secolo, quando sul Monte di San Martino sorse un piccolo villaggio di profughi
tarantini, fuggiti dalle continue devastazioni dei Saraceni, e ai quali si aggiunse successivamente una comunità di pastori. Nel XIII secolo difatti il monte rientra nelle proprietà di Glicerio
de Persona signore delle Terre di Ceglie del Gualdo, di Mottola, di Soleto e del Casale di San Pietro in Galatina. Parteggiò per Corrado IV di Svevia figlio di Federico II di Svevia e Re di
Sicilia contro gli angioini. Caduto anche Manfredi di Sicilia, l'ultimo degli Svevi, Carlo I d'Angiò ordina la cattura di Glicerio, da lui condannato per fellonia, che si era dato alla latitanza
nelle campagne di Taranto dove fu catturato, condotto in carcere nel castello di Brindisi (insieme ai figli Gervasio, Giovanni e Perello) e subì infine il patibolo. Intorno al 1300 Martina Franca fu eletta comune su ordine del Principato di Filippo I d'Angiò. Filippo I concesse Martina a Pietro del Tocco per ricompensarlo dei
servigi da lui svolti. Il territorio all'epoca consisteva in un castello situato storicamente nell'attuale zona denominata "Montedoro", e da due miglia di terreno intorno al castello, sottratto
dal territorio di Taranto, dall'Università di Monopoli e dall'Università di Ostuni per l'insediamento rurale di massari (in martinese ù masser, cioè contadini affittuari di terreni e masserizie).
Sembra che Filippo d'Angiò avesse concesso anche dei diritti e delle franchigie a chi fosse venuto ad insediarsi a Martina, e per questo fu denominata "Franca". Tra il 1770 e il 1776 Sant'Alfonso
della famiglia De Liguori tentò più volte di costruire una missione redentorista nel territorio di Martina Franca e scrisse in risposta ad
alcune tesi dell'abbate Magli di Martina una piccola operetta: dichiarazione del sistema intorno alla regola delle azioni morali.
Tra XIV e XV secolo si insediò la Comunità ebraica di Martina Franca, sottoposta a tentativi di conversione e a soprusi dai martinesi,
difatti il comune di Martina chiese ed ottenne dal re Federico d'Aragona di proibire ai "cristiani novelli", ebrei convertiti, di sporgere denuncia nei confronti dei cittadini di Martina che li
avevano saccheggiati e vietò loro sempre su richiesta esplicita dell'università di Martina di vivere in città. La Giudecca di Martina è localizzabile nelle attuali via degli Orfanelli, con
l'appendice di via Cappelletti e nel vico Montedoro.
Personaggi illustri
Pietro da Martina, al secolo Pietro
Carbotti (Martina Franca, XVI secolo) è un sacerdote cattolico dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini.
Domenico Antonio Carella (Francavilla Fontana, 1721 – Martina Franca, 1813) è un pittore.
Giuseppe Aprile (Martina Franca, 28 ottobre 1732 – Martina Franca, 11 gennaio 1813) è un cantante castrato,
soprano, compositore e maestro di canto. E’ anche conosciuto con i nomi di Scirolo, Sciroletto e Scirolino.
Diego Innico Caracciolo di Martina (Martina Franca, 18 luglio 1759 – Napoli, 24 gennaio 1820) è un
cardinale.
Martino Marinosci (Martina Franca, 1786 - 1866) è un botanico.
Giuseppe Battaglini (Napoli, 11 gennaio 1826 – Napoli, 29 aprile 1894) è un matematico. Ha trascorso la sua
prima fanciullezza a Martina Franca nella casa del nonno paterno.
Nicola Margiotta (Martina Franca, 13 dicembre 1889 – Martina Franca, 8 marzo 1976) è un arcivescovo
cattolico.
Rodolfo Valentino o Rudolph
Valentino, nome d'arte di Rodolfo Alfonso Raffaello Pierre Filibert Guglielmi di Valentina
D'Antonguella (Castellaneta, 6 maggio 1895 – New York, 23 agosto 1926) è un attore e ballerino del cinema muto. Suo padre era di Martina Franca.
Giuseppe Chiarelli (Martina Franca, 15 giugno 1904 – Roma, 25 luglio 1978) è un magistrato.
Vito Lo Re (Taranto, 1906 – Milano, 1973) è un musicista. Ha vissuto per alcuni anni a Martina Franca.
Gioconda Anna Clelia De Vito (Martina Franca, 26 luglio 1907 – Roma, 1994) è una violinista naturalizzata
inglese.
Guglielmo Motolese (Martina Franca, 5 novembre 1910 – Taranto, 5 giugno 2005) è un arcivescovo
cattolico.
Paolo Grassi (Milano, 30 ottobre 1919 – Londra, 14 marzo 1981) è un impresario teatrale. La famiglia era di
Martina Franca.
Sole Pietro Di Giuseppe (Alberobello, 4 febbraio 1921 – Martina Franca, 21 gennaio 2005) è un poeta.
Antonio Chionna (Lizzano, 25 novembre 1930 – Martina Franca, 3 giugno 1980) è un carabiniere, medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Giuseppe Caroli (Martina Franca, 6 dicembre 1931) è un politico.
Armando Gnisci (Martina Franca, 27 febbraio 1946) è un critico letterario ed ex docente
universitario.
Richard Sinclair (Herne Bay, 6 giugno 1948) è un bassista, chitarrista, cantante e compositore britannico.
Risiede nella campagna martinese.
Salvatore Ligorio (Grottaglie, 13 ottobre 1948) è un arcivescovo cattolico. E’ stato parroco di Martina
Franca.
Lucio Montanaro (Martina Franca, 22 giugno 1951) è un attore, cabarettista e umorista.
Giuseppe Convertini detto Beppe (Martina Franca, 20 luglio 1971) è un attore e conduttore televisivo.
Rossella Brescia (Martina Franca, 20 agosto 1971) è una ballerina, conduttrice televisiva e
radiofonica.
Donato Carrisi (Martina Franca, 25 marzo 1973) è uno scrittore, sceneggiatore e giornalista.
Mario Desiati (Locorotondo, 13 maggio 1977) è uno scrittore, poeta e giornalista. E’ cresciuto a Martina
Franca.
Claudio Russano (Martina Franca, 1981) è un regista teatrale.
Renzo Rubino, all'anagrafe Oronzo
Rubino (Taranto, 17 marzo 1988) è un cantautore. E’ cresciuto da genitori martinesi a
Martina Franca.
Feste e tradizioni locali
FESTE PATRONALI
Festa Patronale estiva di San Martino e Santa Comasia
4 luglio
Programma civile e religioso con esposizione delle statue di San martino e Santa Comasia. Programma civile e religioso ospite la Banda di Giovinazzo.
Processione del Corpus Domini
Giugno
La festa del Corpus Domini a Martina Franca assume toni di particolare bellezza.
La Festa inizia già dalla mattina, quando gli abitanti del centro storico si recano in campagna a raccogliere fiori da gettare al passaggio del Santissimo Sacramento.
Talvolta poi su piazza XX Settembre i fiorai sono impegnati nel creare una monumentale "infiorata", lunga 50 metri, che rimane solitamente intatta fino al passaggio dell'arciprete con
l'ostensorio.
Verso le cinque di pomeriggio le nobildonne e popolane del centro storico cominciano a stendere sui balconi barocchi lenzuola e copriletti del miglior corredo, facendo a gara ad esporre i ricami
più belli.
Alle otto di sera presso la Basilica di San Martino, in piazza Plebiscito, esce il "pallio" che scorta il Santissimo Sacramento, accompagnato dalle confraternite dai cavalieri del Santo
Sepolcro, dalle associazioni cattoliche e dalle bambine di prima comunione vestite "a vergenielle" .
Processione dell'Addolorata
Settembre
Per la festa dedicata alla Madonna Addolorata, processione dei confratelli con la statua della Madonna tra le vie di Martina Franca.
FIERE
Fiera di San Martino
11 novembre
Merci varie.
Fiera della Candelora
2 febbraio
Merci varie.
SAGRE
Sagra della Coppitella (Russula Delica)
Novembre
EVENTI
Festival Internazionale della Valle D'Itria
Luglio
Dopo quello di Spoleto è il Festival musicale più conosciuto d'Italia. Il programma comprende anche la rappresentazione di opere di autori italiani e stranieri cadute nel dimenticatoio e non più
rappresentate.
La Ghironda
Luglio
Il confronto fra i popoli si ripropone in Puglia a fine luglio. Rassegna di arte e musica popolare dei cinque continenti, proporrà al pubblico pugliese e agli spettatori che in Puglia giungeranno
da altre zone, le espressioni artistiche e in particolare musicali, delle più svariate zone del mondo.
Festival dei Sensi
Agosto
Masserie e dimore storiche della Valle d'Itria, gite a lenta velocità, degustazioni di frutti tipici, intriganti storie raccontate da scienziati, filosofi e scrittori in luoghi ameni: tutto
questo al Festival dei Sensi a Martina Franca.
MERCATO INFRASETTIMANALE
Il mercoledì.
Masserie
Masseria Ferrari

La Masseria Ferrari è situata nel
territorio di Martina Franca nella contrada omonima.
Nella metá del 1800 era costituita da piú di 80 ettari di terra ed era di proprietá delle famiglie Gioia, Cito e Carriero. Le diverse famiglie erano distribuite nel territorio dell'appezzamento
in trulli secondari.
La Masseria Ferrari completamente a trullo, nel tempo ha trasformato il suo impiego produttivo da centro di
produzione zootecnica a struttura viti-vinicola.
Le casedde hanno conservato la primitiva destinazione di nucleo abitativo, mentre l´area dei servizi in parte è stata adibita ad abitazione e in parte è stata trasformata in palmento, ricoveri di
animali da corte, pagliai e pozzi per la raccolta del mosto del vino e dell´olio.
Monumenti e luoghi d'interesse
Martina Franca presenta sul suo territorio architetture che testimoniano la sua importanza storica e culturale. Di seguito una galleria fotografica con i luoghi di maggiore interesse.
Scheda tecnica
Provincia |
Taranto |
Sindaco |
Francesco Ancona (centro-sinistra) dal 20.05.2012 |
Altitudine |
431 m s.l.m. |
Superficie |
295 km² |
Abitanti |
49.222 (dato ISTAT al 01.01.2015) |
Densità | 293,77 ab./km² |
Estensione comunale | 295 km² |
Frazioni, Marine, Località |
San Paolo, Monte Fellone, Lamia Vecchia, Specchia Tarantina, Ortolini, Carpari, Gemma, Pergolo, Capitolo, Pianelle, Cappuccini, Papadomenico, Nigri, Motolese, Monte Ilario, Baratta, Monti del Duca, Madonna dell'Arco, Ospedale, Montetulio, Infarinata, Villaggio del Fanciullo, Sorangelo, San Domenico, Pezze Mammarelle, Motolese, Madonna del Pozzo, Lanzo, Franzullo, Ferrari, Bradamonte, Battaglini |
Cod. postale |
74015 |
Prefisso |
099 |
Targa |
TA |
Nome abitanti |
Martinesi |
Patrono | San Martino |
Festa patronale |
11 novembre |
Mercato settimanale |
Mercoledì |